Calendario Economico: Il Mercato del Lavoro Racconta Molto sull’Economia

Le notizie sul mercato del lavoro, come la creazione di nuovi posti o i dati sulla disoccupazione, sono tra i fattori più importanti che influenzano gli eventi nei mercati finanziari. Secondo alcuni economisti, il mercato del lavoro offre un quadro molto più chiaro dello stato dell’economia rispetto, ad esempio, al più popolare PIL.

I rapporti sul mercato del lavoro sono tra i dati più seguiti del calendario economico. Sono indicatori fondamentali dello stato dell’economia, sui quali le banche centrali basano le loro decisioni di politica monetaria.

Per lungo tempo, il PIL è stato considerato un indicatore della salute e delle prestazioni dell’economia. Negli ultimi anni, l’inflazione è stata considerata uno dei principali fattori che influenzano le decisioni delle banche centrali sui tassi di interesse. Tuttavia, nella seconda metà del 2024 è emerso chiaramente che i banchieri centrali, in particolare negli Stati Uniti, attribuiscono maggiore peso ai rapporti sul mercato del lavoro per prendere decisioni di politica monetaria.

Il mercato del lavoro è più importante dell’inflazione

Con l’inflazione che si avvicina all’obiettivo dei banchieri centrali di circa il 2% annuo, la situazione del mercato del lavoro e il livello di disoccupazione sono fattori determinanti per le decisioni sui futuri movimenti dei tassi di interesse. Il presidente della Federal Reserve degli Stati Uniti ha dichiarato all'inizio di ottobre 2024 che il mercato del lavoro offre un quadro migliore dello stato dell’economia rispetto al PIL. A sua volta, il capo della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, considera l’aumento della disoccupazione un rischio maggiore per l’economia rispetto all’aumento dell’inflazione.

In passato, si pensava generalmente che dati positivi sul mercato del lavoro indicassero un’economia in crescita, con conseguenti aumenti salariali (e quindi possibili pressioni inflazionistiche) e speculazioni su rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. Questo attirava investitori e trader, rendendo più attraente la valuta di un determinato paese e aumentando il suo valore. Oggi, però, la diminuzione della disoccupazione non porta necessariamente a un aumento dei salari, poiché i datori di lavoro possono ridurre i costi grazie a tecnologie moderne, ecc. Stimare l’inflazione attraverso la situazione del mercato del lavoro è quindi più complesso e mette il mercato del lavoro al centro delle decisioni di politica monetaria dei banchieri centrali.

Cosa osservare

Nel calendario economico ci sono molti dati sul mercato del lavoro. I vari paesi pubblicano rapporti con dettagli diversi sul numero totale o sulla variazione del numero di occupati e disoccupati, sul livello dei redditi, sul tasso di partecipazione, ecc. Gli Stati Uniti offrono la quantità maggiore di dati, ma i trader osservano anche la situazione del mercato del lavoro in Europa, Regno Unito, Giappone, ecc.

La maggior parte di questi dati è ufficiale e solo raramente si guarda a dati e sondaggi di aziende private. In molti paesi i dati sul mercato del lavoro vengono pubblicati mensilmente, mentre, ad esempio, nell'UE i dati sono trimestrali e nel Regno Unito, pur essendo pubblicati mensilmente, rappresentano una media degli ultimi tre mesi.

NFP, disoccupazione e altro

Il dato probabilmente più seguito dai trader nel calendario economico è la variazione dell'occupazione non agricola, comunemente nota come Nonfarm Payrolls (NFP), di cui abbiamo parlato dettagliatamente nella prima parte della nostra serie sugli eventi del calendario economico.

Insieme al NFP, il rapporto sull'occupazione, pubblicato dal Bureau of Labor Statistics (BLS), monitora il tasso di disoccupazione. Questo misura la percentuale di persone nella forza lavoro totale (occupati + disoccupati) che erano attivamente in cerca di lavoro nel mese precedente. Inoltre, viene monitorato il tasso di partecipazione della forza lavoro, che misura la percentuale di persone in età lavorativa che stanno lavorando o cercando lavoro, e un dato piuttosto importante è il salario medio orario, che traccia la variazione degli stipendi dei lavoratori al di fuori del settore agricolo.

Nella stessa settimana viene pubblicato il rapporto sull’occupazione non agricola da parte di Automatic Data Processing, Inc. (ADP), un’azienda privata che gestisce le buste paga di circa un quinto di tutti i lavoratori privati negli Stati Uniti. Pubblicato due giorni prima dei dati governativi, si basa sui dati reali delle buste paga di circa 25 milioni di lavoratori ed è un buon indicatore per il rapporto governativo sui Nonfarm Payrolls.

Prima del rapporto ADP, vengono pubblicati i dati del Job Openings and Labor Turnover Survey (JOLTS), anch’essi del Bureau of Labor Statistics. Questo sondaggio raccoglie dati dai datori di lavoro su occupazione, offerte di lavoro, assunzioni e licenziamenti. Il JOLTS definisce le offerte di lavoro come tutti i posti vacanti disponibili nell’ultimo giorno lavorativo del mese.

Negli Stati Uniti, inoltre, viene pubblicato un rapporto settimanale sul numero di disoccupati registrati negli uffici di collocamento e che ricevono sussidi di disoccupazione. C’è un ritardo di una settimana nella pubblicazione dei dati sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione (Initial Jobless Claims), così come dei dati sulle richieste continue (Continuing Jobless Claims) per la settimana precedente.

Come per altri dati importanti del calendario economico, i trader dovrebbero prestare attenzione alle ultime notizie sul mercato del lavoro ed essere cauti nell'aprire nuove posizioni. I mercati valutari possono registrare una maggiore volatilità e un ampliamento degli spread immediatamente dopo l’annuncio, il che potrebbe avere un impatto negativo sui conti di trading, soprattutto quando i dati pubblicati sono molto diversi dalle aspettative degli analisti.